
Una sua lettera al Corriere aiuta a comprendere meglio la tetra irruzione: il Vespa si considera il Cenerentolo della tv, censurato, boicottato, reietto nel lazzaretto degli appestati perchè un moderato che non indossa l'elmetto e soprattutto conduce l'unica trasmissione di un certo peso non schierata a sinistra tra le tante che vanno in onda sulla Rai, naturalmente trasmessa nell'orario più sacrificato (solo quattro sere a settimana, per giunta non in mondovisione, al modico stipendio di 2,1 milioni l'anno). Accerchiato da un palinsesto tutto bolscevico (compresi Tg1, Tg2, L'arena di Giletti, Ultima parola, Unomattina, La vita in diretta, I fatti vostri, il segnale orario, le previsioni del tempo e le estrazioni del lotto, dove peraltro l'appestato riesce sempre, non si sa come, a piazzare i suoi libri).
Il Sacharov de noantri denuncia anche la vile aggressione subita in una libreria di Milano a opera di Piero Ricca, che ha attentato alla sua vita a domanda armata: Vespa sostiene che Ricca è venuto a insultarlo, ma Ricca spiega al Corriere, e documenta con un video, che le sue erano solo domande. L'ultima volta che i due si incontrarono, Ricca gli spiegò che l'editore dei suoi libri possiede la Mondadori grazie a una sentenza comprata da Previti con soldi di B., ma lui disse che non gli risultava che Previti fosse stato condannato per Mondadori (uno spettatore distratto avrebbe potuto dedurne che il giornalista di Rai1 fosse l'informato Ricca, non il disinformato Vespa).
Ieri, fallita la missione sul Corriere, Cenerentolo ci ha riprovato con un'intervista al Giornale. Ha rivelato che se B. non fosse sceso in campo 17 anni fa, avremmo avuto un'Italia meno libera e che Minzolini è un direttore scomodo (mai come le sue note spese). Ha chiesto la cacciata di Loris Mazzetti: scrive da anni articoli contro la sua azienda e negli Usa sarebbe stato licenziato da un pezzo (e chissà che ne sarebbe, negli Usa, di un mezzobusto Rai che chiede il licenziamento di un dirigente della sua azienda). Infine la solita gnagnera: Se non stai a sinistra, vieni collocato tra i servi di Berlusconi. Nooo! Quale mente malata ha mai potuto anche solo pensarlo? Ora il Sacharov della tv teme per la propria incolumità, anche se gira con scorta, autoblu e lampeggiante: l'11 dicembre a Roma, durante la mobilitazione Pd, qualcuno mi suggerisce di starmene a casa. Perchè magari qualche compagno della base... Io me ne andrò in giro tranquillamente. Bravo: lui marcerà come un sol uomo alla manifestazione anti-B. Anche al prezzo della vita. Costi quel che costi. Anche perchè, minaccia, quando i moderati sbottano possono esserci conseguenze imprevedibili: nel lazzaretto, potrebbero persino raddoppiargli lo stipendio.
di Giacomo Salerno